Elettroni e lacune "caldi" generati dalla fotoeccitazione di nanostrutture plasmoniche sono oggetto di notevole attenzione, in quanto il loro elevato contenuto energetico può essere sfruttato in processi che richiedono molta energia. Lo studio della dinamica ultraveloce di questi portatori caldi è particolarmente rilevante in quanto il loro breve tempo di vita ne può compromettere l'utilizzo.
In questo lavoro esperimenti di spettroscopia ultraveloce pompa-sonda hanno permesso di seguire la generazione e il rilassamento dei portatori caldi prodotti nella fotoeccitazione di array bidimensionali di nanoparticelle d'oro. Sono stati rilevati diversi tempi di salita dei segnali transienti eccitando il sistema in corrispondenza della risonanza plasmonica o della transizione interbanda.
Per comprendere meglio i dati sperimentali, è stato applicato un metodo empirico che permette di isolare il contributo degli elettroni non termici nello spettro transiente dimostrando che la comparsa degli elettroni non termici richiede più tempo nel caso di eccitazione interbanda rispetto all'eccitazione plasmonica.
I risultati ottenuti sono stati discussi considerando anche il ruolo dei processi di decadimento Auger-Meitner delle buche nella banda d dell'oro generate in seguito alla transizione interbanda: tale processo "ritarda" la comparsa degli elettroni caldi rispetto all'eccitazione sulla risonanza plasmonica.